Internazionale e Napoli, storia di un dualismo.

In Tappini, quando parli della sfida tra Andrea Biagi ed Armando De Sury, parli della storia di questo gioco, di una sana rivalità tra amici che dura da anni. L’Internazionale è tra le squadre più vecchie, nata nel 1999 (dalle ceneri dell’Associazione) e subito vincente negli anni d’oro di Andrea, il 2000, dove si aggiudicò tre titoli consecutivi (unico ad esserci riuscito) diventando il giocatore più titolato e primo ad aver potuto mettere la stella sulla maglia. Il Napoli, invece, arriva nel 2000 guadagnandosi di diritto l’appellativo di “Maradona del tappo” grazie alle sue spettacolari giocate al limite dell’impossibile. L’ascesa di De Sury è evidente sin da subito ma subisce un dualismo destinato a durare negli anni e che lo vedrà contrapporsi a Marco Peselli (Juventus ed Anam’s)per anni, almeno fino al ritorno in campo (2015, dopo lo stop ai campionati) quando inizierà la vera lotta contro i nerazzurri. Si comincia nello stesso anno, eliminato in semifinale da Biagi, prosegue lo stesso anno in finale di coppa italia (riuscendo a battere il suo avversario) ed ancora nella finale scudetto 2016 dove ottiene una nuova affermazione vincendo il suo terzo tricolore. La sfida tra i due diventa ancora più importante perché l’Inter detiene il record di scudetti vinti (quattro) ed alle spalle ha proprio i partenopei con tre titoli a marcarlo stretto. C’è in palio, quindi, non solo una partita ma un primato che Andrea vuole fare suo.

Dal punto di vista tecnico sono due giocatori completamente opposti, Andrea predilige una manovra offensiva spiccata lasciando molti spazi all’avversario e cercando spesso la giocata imprevedibile, dalla ricerca del fallo di mano (in tappini si commette quando la palla rimane dentro al tappo) di cui è specialista, fino al tiro scoccato spesso inaspettato. Sono comunque i calci da fermo la sua vera specialità, la sua abilità nel trovare la porta è tale da renderlo pericolosissimo.

Il Napoli, invece, è più pragmatico, un gioco relativamente lento che sviluppa le sue trame grazie al passaggio preciso, ad una difesa accorta e sempre attenta che vede il culmine nelle parate, vero maestro tra i pali. Da Armando non ci si aspetta molto spesso la giocata imprevedibile o il tiro angolato, ma la capacità di trovare varchi impensabili lo rende altrettanto imprevedibile e difficile da marcare.

La vera chiave dell’incontro sarà, probabilmente, il calcio piazzato. Entrambi i giocatori non commettono molti falli e hanno un tiro molto preciso e potente. Un errore in fase di difesa costerà, probabilmente, la partita. A livello di classifica il match è fondamentale per tutti. Per De Sury, infatti, sarà l’occasione di provare a scavalcare l’Apuania in vetta alla classifica e assicurarsi il matematico passaggio del turno, per l’Internazionale, invece, una sconfitta lo obbligherebbe a vincere tutte le partite rimanenti.

Lo spettacolo è assicurato, non perdetelo.

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